Il fico d’india è una pianta succulenta appartenente alla specie della Cactaceae. Questa pianta è originaria della regione del Messico ed era principalmente coltivata dagli Aztechi, per i quali era una pianta sacra e molto simbolica. Gli Aztechi, infatti, lo utilizzavano durante i riti religiosi e ricavavano dalla pianta il carmino, un colorante rosso che divenne presto un bene prezioso e un oggetto di commercio. In Europa fu diffuso da Colombo che lo portò con sé dopo i suoi viaggi verso l’America insieme a tantissime altre piante, e si diffuse rapidamente in tutto il continente, adattandosi al clima secco delle zone mediterranee.
Perché coltivare il fico d’india? La coltivazione del fico d’india può essere molto gratificante grazie a numerose motivazioni. In primis, il fico d’india è molto resistente e in grado di sopravvivere in condizioni climatiche complicate, come siccità e caldo intenso. E’ quindi una pianta ideale per chi non ha molto tempo da dedicare al giardinaggio. I frutti del fico d’India, che si chiamano appunto fichi d’India, hanno numerosi nutrienti benefici, come vitamine, minerali e antiossidanti: questi frutti possono essere consumati da soli o utilizzati per preparare le marmellate. Ma come coltivarla al meglio? Scopriamolo insieme.
Ecco come coltivare il fico d’India
Oltre alle motivazioni già elencate, il fico d’India è una pianta molto caratteristica e riesce ad abbellire particolarmente ogni spazio in cui si trova. In più è una pianta utile per la biodiversità, perché permette a molti insetti di rifugiarsi e nutrirsi. Quando il fico d’India riesce a stabilizzarsi completamente, questa pianta è in grado di produrre numerosi frutti costantemente e naturalmente nel tempo. Inoltre, il fico d’India ti assicura di avere una pianta nel proprio giardino dove poter raccogliere frutti freschi.
Ecco come curare al meglio il fico d’India. Per prima cosa, colloca la pianta in una posizione adatta: scegli un luogo molto luminoso, dove possa attrarre il sole pieno. In più, è importante coprire la pianta durante l’inverno, per evitare che questa si secchi. Un altro aspetto fondamentale da curare è il terreno: questo deve essere ben drenato, in maniera tale da impedire i ristagni d’acqua che comporterebbero il marciume radicale e fa in modo che il terreno sia sabbioso o misto a sabbia. Infine, annaffia la pianta regolarmente, quando il terreno è asciutto, evitando eventuali ristagni d’acqua. Riduci drasticamente le annaffiature durante l’inverno.
Alcuni consigli utili
La coltivazione del fico d’India può essere molto gratificante e facile da realizzare. In pochi e semplici passaggi è dunque possibile coltivare correttamente il tuo fico d’India senza problemi. Per migliorare maggiormente la coltivazione del fico d’India, puoi prendere qualche accorgimento in più che può contribuire a migliorare la tua esperienza. Vediamo quali sono:
- Pota la pianta in primavera, eliminando i rami secchi e malati;
- Controlla regolarmente la pianta, accertandoti che non ci siano cocciniglie o malattie varie;
- Evita i ristagni d’acqua o un eccesso di umidità per non far sviluppare il marciume radicale;
- Moltiplica la pianta con le talee.
Uno degli momenti più importanti della coltivazione del fico d’India riguarda la raccolta dei suoi frutti. I fichi d’India, infatti, sono molto dolci e hanno numerose proprietà benefiche per la nostra salute, ragion per cui è ancora più gratificante poterli raccogliere da una propria pianta. Ma quando raccoglierli? I frutti sono, infatti, maturi quando la buccia è morbida ed è possibile staccare con facilità i frutti. Per raccoglierli, è opportuno indossare dei guanti protettivi per evitare le spine del frutto.
La coltivazione del fico d’India può essere un’esperienza molto gratificante e semplice. Questa pianta è molto resistente e generose e può darti, a lungo andare, molte soddisfazioni. La sua coltivazione è molto semplice e facile e può essere realizzata da tutti. Con il tempo, la tua pianta inizierà a darti molti frutti e darà al tuo giardino o terrazzo un aspetto migliore.