Zafferano selvatico: fiore del crocus biflorus
Lo Zafferano selvatico o Crocus biflorus Miller, da non confondere con lo zafferano utilizzato in cucina (Crocus sativus), appartiene alla famiglia delle Iridaceae ed è una pianta erbacea perenne dalle lunghe, sottili e lineari foglie verdi originate dal bulbo sotterraneo. I fiori dello zafferano selvatico possono avere colori svariati sempre tendenti alla tonalità del viola: porpora, blu, lilla e bianco. Il frutto è una piccola capsula oblunga contenente numerosi semi.
Curiosità: nella medicina popolare, il fiore dello zafferano selvatico si utilizzava per rafforzare l’organismo ed attivare il sistema nervoso. In passato utilizzavano i bulbi per l’alimentazione perchè ricchi di amido.
La pianta contiene degli alcaloidi che la rendono leggermente tossica, per questo motivo è sconsigliato l’uso domestico.
Lo zafferano selvatico cresce spontaneamente nei campi nel periodo compreso fra Gennaio e Marzo, annunciando la primavera. In questi giorni, se vi capita di fare una passeggiata in campagna o in qualche parco, noterete grandi macchie di crocus dai bellissimi colori. Oltre ad essere un fiore particolarmente raffinato, lo zafferano selvatico ha anche un intenso profumo.
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